Franco Greco, spirito critico e di… Battaglia
di Tonia Fiorino*
Qualche giorno fa a Caserta è stato presentato il volume «I percorsi della scena», a cura di Franco Greco, edito da Luciano editore, a tre anni dalla sua immatura scomparsa. Occasione che mi induce a scrivere per ricordarlo e farlo ricordare. Non mi dilungherò a parlare dell’amico, della sua signorilità e sensibilità o delle sue doti umane, ben note a quanti lo hanno conosciuto, cercherò di ricordare l’uomo di cultura, al quale è stata congeniale la scelta di un indirizzo di studi quale il settore teatrale, trattato da lui con quella serietà di metodo critico acquisita durante la sua formazione alla scuola di Salvatore Battaglia. Lì è cresciuto come personalità culturale in modo da divenire uno dei professori più seguiti dagli studenti, affascinati dalle sue lezioni brillanti e dense di contenuti sempre nuovi, che riflettevano i frutti delle sue innumerevoli ricerche e curiosità culturali, dando risonanza alla cattedra di Letteratura teatrale prima, e di Storia del teatro moderno e contemporaneo poi, una disciplina che per sua opera ha lasciato tracce significative nella comunità letteraria europea. Basta scorrere un po’ la bibliografia della sua produzione critica per rendersi conto dell’ampiezza dei suoi interessi. Ne possiamo ricordare alcuni nuclei come quello indirizzato al recupero delle tradizioni culturali settecentesche e ottocentesche della Campania in generale e di Napoli, sua città elettiva, in particolare; un recupero fatto di aperture nazionali ed europee che non si limitava al fatto teatrale ma contemplava la pittura e la musica come elementi complementari per una corretta interpretazione: «Teatro napoletano del ‘7OO» del 1981; «La scena illustrata»; il prezioso volume in collaborazione con la Picone Petrusa e Isabella Valente, «La pittura napoletana dell’Ottocento»; «Itinerari armonici» del 1998; «La scrittura e il gesto. Itinerari del teatro napoletano dal Cinquecento ad oggi» del 1982; «Rivoluzione e rappresentazione nel 1789. Il mondo nuovo» del 1989.
Particolarmente interessanti, oltre le tante relazioni a convegni nazionali e internazionali, sono gli studi su Viviani e Petito, e i vari interventi su Pulcinella. E a questo proposito non possiamo dimenticare un altro aspetto della personalità di Franco Greco, quello di ideatore di progetti, come la mostra “Pulcinella maschera del mondo”, che tanto successo ha riscosso non solo a Napoli, o quella su Titina in occasione del cinquantenario di Filumena Marturano. Altro tema di grande interesse è stato senza dubbio Eduardo, al quale Greco ha dedicato vari saggi, tra i quali Eduardo De Filippo: sguardo e profezia, scritto per le giornate di studio per i quarant’anni di Napoli milionaria!, confluite in «Eduardo e Napoli, Eduardo e l’Europa», che già nel titolo evidenzia la nuova impostazione critica. E proprio per continuare questa rivalutazione di Eduardo Franco Greco aveva programmato, in previsione del centenario della sua nascita, «Eduardo 2000», primo dei volumi usciti postumi come «I percorsi della scena» e quello di prossima pubblicazione «I santi a teatro».
*Associato di Sociologia della letteratura presso l’università di Napoli Federico II
(“Il Mattino”, 6 marzo 2002)